Il lotto oggetto di intervento fa parte del più ampio polo uffici e industriale della sede di A2A di via Lamarmora a Brescia.

L’idea progettuale fonda le sue radici nelle peculiari richieste del Committente, un edificio polifunzionale, modulare e versatile che ospiti funzioni già esistenti e da trasferirvisi, quali la mensa e il CED, nuove funzioni come il coworking e la possibilità di ottenere una grande sala per meeting aziendali e altre attività collettive.

L’edificio ha una forma regolare e funzionale che richiama valori e percorsi del “movimento moderno” dove attraverso l’esperienza di architetti del calibro di Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Alvar Aalto ma anche degli italiani Giovanni Michelucci, Piero Portaluppi, Gio Ponti, ciò che è funzionale è anche bello.

Da qui la nostra ricerca, si parte da un parallelepipedo che lambisce l’impronta a terra del lotto assegnato e massimizza in verticale l’ingente volumetria di funzioni da insediarvici, poi la rimozione, la sottrazione di elementi, corpi estranei che celano le forme delle funzioni volute.